Due parole per rompere il ghiaccio, è prassi presentare l’artista.
Si nota, guardando i quadri, che per Anna Giussani la pittura è una meditazione sull’uomo e sul mondo, sul mondo e sulla cultura che l’uomo ha costruito nel mondo, nel suo interno nel suo profondo.
Una cosa che mi ha colpito è questa idea di far uscire, attraverso l’opacità e la trasparenza, i concetti più profondi che sono quelli della musica, della poesia. Mi è piaciuta molto anche l’idea di prendere spunto da temi letterari, filosofici, matematici, dalla musica.
Questa ricerca interiore che la persona fa, attraverso la sua cultura, attraverso la continua crescita che non è l’eta che può fermare, che traspone e comunica attraverso i quadri, a volte attraverso ermetismi, a volte attraverso un segno palese, una forma comunicativa diretta.
In queste opere ci sono proprio tutti e due questi piani, questa profondita che racconta di una persona nel suo sentire più profondo e la gioia di comunicarlo agli altri.
E’ una cosa che vien fuori questa idea di raccontare-raccontarsi nel proprio linguaggio fatto di pittura che è stata meditata, non è una improvvisazione, perchè la sua formazione è proprio quella della pittura, che ha continuato a seguire ed è cresciuta durante gli anni, l’idea che mi ha incuriosito in queste figure umane in queste Adamo ed Eva in fondo, che sono l’uomo essenziale, la donna essenziale, il senso dell’umanità che sta in mezzo nel caos della creazione e cerca delle ragioni razionali, ma che hanno una base di irrazionalità forte.
Su questo c’è anche l’ambientazione filosofica sull’essenza umana .
Dott. Arch. Roberto Moroni